Tante di noi si ritrovano a combatterla e a lamentare di dover lavare i capelli ogni 2 giorni e nel peggiore dei casi anche ogni giorno. Ma cos'è la seborrea e come possiamo combatterla naturalmente?
Seborrea: cos'è?
Il termine seborrea indica l’ipersecrezione delle ghiandole sebacee e questo processo che interessa il cuoio capelluto, può portare a una situazione molto comune a tutti: capelli grassi o untuosi.
La seborrea è una vera e propria patologia del cuoio capelluto dovuta ad una eccessiva produzione di sebo, provocata dall’iperattività delle ghiandole sebacee.
La sebogenesi - come nasce il sebo
Le ghiandole sebacee riversano all’interno del dotto pilo sebaceo il loro contenuto che viene così distribuito sul cuoio capelluto.
Il sebo è costituito da
- Trigliceridi,
- esteri derivati da Acidi Grassi e Alcoli Grassi a lunga catena,
- e da Squalene (sostanza caratteristica del sebo umano e molto rara nel regno animale).
Nel dotto pilifero sono presenti dei microrganismi (Pityrosporum ovale, Staphylococcus epiermidis, Propionibacterium acnes) che svolgono una intensa azione enzimatica nei confronti dei Trigliceridi, con rilascio di acidi grassi.
Il sebo, modificato dalla flora batterica, giunge in seguito sulla superficie cutanea dove si aggiungono anche le secrezioni della cute (colesterolo libero e suoi esteri, gliceridi).
Il ruolo del sebo
Sulla cute e quindi anche sul cuoio capelluto è presente un film idrolipidico; la quota lipidica è principalmente costituita per il 95% dal sebo prodotto dalle ghiandole sebacee.
In caso di SEBORREA FISIOLOGICA si tratta di sebo che ha il ruolo di
- proteggere la cute dalla disidratazione e dagli agenti esterni(sole, freddo, polveri, batteri, ecc.) grazie alle sue proprietà antibatteriche.
- umettare, lubrificare e rendere impermeabile il fusto già durante la fase di crescita all’interno dei follicoli
L'eccesso di sebo comporta un'alterazione dell'equilibrio idro-lipidico della cute. In questo caso possiamo parlare di SEBORREA PATOLOGICA: la cute può apparire secca e rugosa quando il sebo non riesce ad arrivare in superficie, rimanendo bloccata all’interno dei follicoli.
Questo fenomeno è difficilmente quantificabile e varia da individuo ad individuo.
Le ghiandole sebacee, alla nascita e per qualche mese sono ben funzionanti per lo stimolo ormonale ricevuto dalla madre.
Successivamente e fino alla pubertà queste ghiandole restano praticamente inattive e gli unici lipidi (grassi) presenti sulla cute sono quelli che provengono dall’epidermide.
Con la pubertà, sia nel maschio che nella femmina, inizia l’attività ormonale e in particolare la produzione di testosterone. (Il testosterone è un ormone androgeno prodotto nel maschio dai testicoli e nella donna dalle ghiandole surrenali).
All’inizio della pubertà la produzione di sebo è identica nei due sessi ma, a partire dai 16-18 anni risulta significativamente più abbondante nel maschio, e proprio nei maschi questa produzione permane fino ad età avanzata mentre, nella donna, tende a regredire in concomitanza della menopausa, epoca biologica in cui si assiste ad una diminuzione degli ormoni.
Il sebo prodotto dalle ghiandole sebacee, ha un preciso ruolo, non solo nel contribuire alla formazione del film idrolipidico sulla cute, come abbiamo visto in precedenza, ma ha anche la funzione di lubrificare il capello nel suo sviluppo verso l’alto.
Quando la quantità di sebo prodotto è eccessiva per colpa di vari agenti ambientali esterni (prodotti troppo aggressivi sulla cute o infezioni per poca igiene) si parla di SEBORREA OCCASIONALE.
Cosa provoca l'eccesso di sebo?
Le cause possono essere svariate:
- L'uso di prodotti cosmetici troppo aggressivi dall'azione troppo sgrassante che compromettono l'equilibrio acido-idro-lipidico della cute
- I massaggi troppo energici e prolungati sulla cute possono essere negativi incrementando l’ipersecrezione e quindi la seborrea.
- La sua presenza sulla cute di microrganismi patogeni (infezioni) comporta solitamente l’ipersecrezione sebacea.
- L'uso del calore incrementa l’eccessiva sudorazione e fluidifica il sebo rendendo i capelli unti.
Le conseguenze della seborrea
Di certo sappiamo che, l’eccesso di sebo si traduce spesso in un indebolimento del follicolo pilifero anche se non è comunque in grado di atrofizzarlo direttamente.
Il 95% delle alopecie maschili è ricollegabile ad una esagerata secrezione sebacea (conosciuta anche sotto il nome di alopecie seborroica).
Una eccessiva secrezione di sebo produce per conseguenza una untuosità del cuoio capelluto e del capello ed è accompagnata da un accumulo di sebo nel follicolo pilifero.
Questo accumulo, connesso al prolungato contatto tra sebo e pelo riduce il ritmo di crescita dei nuovi capelli.
I capelli grassi causano anche sgradevoli inestetismi:
-
si ammassano,
-
sono appesantiti dal troppo sebo,
-
non tengono la pettinatura,
-
si afflosciano.
Cuoio capelluto e fronte appaiono lucidi, umidi e a volte si può manifestare cattivo odore a causa dell’ossidazione dei lipidi che ne provoca l’irrancidimento.
Seborrea: sfatiamo un mito
Diversi studi a proposito dell’eccessiva produzione di sebo hanno oramai dimostrato che la ghiandola sebacea non risponde a stimoli esterni, per cui la produzione di sebo non può essere stimolata da trattamenti come lo shampoo.
Questo va a sfatare il fenomeno secondo il quale lavare spesso i capelli creerebbe una stimolazione delle ghiandole sebacee e la maggiore produzione di sebo, il famoso effetto “rebound”.
La produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee è esclusivamente sotto controllo ormonale (testosterone) in particolare è da ricordare che la ghiandola sebacea non possiede una sua innervazione tale da rispondere a stimoli.
La maturazione dei sebociti, le vescicole che producono sebo all’interno della ghiandola sebacea hanno un tempo di maturazione di circa una settimana, pertanto il lavaggio dei capelli asporta il sebo che è già stato prodotto e che affiora sulla superficie della cute, ma non influenza la sebogenesi.
Quindi i lavaggi frequenti non influiscono sulla secrezione della ghiandola sebacea e non portano ad aumentare la produzione di sebo. Occhio solo a scegliere un prodotto adatto per una cute già provata per evitare di danneggiare la struttura del capello.
Cosa fare in caso di eccesso di sebo?
In una condizione di seborrea, cute e capelli grassi, il lavaggio riveste un ruolo fondamentale nel rimuovere appunto l’eccesso di sebo che occlude l’ostio follicolare, il forellino di uscita del capello sulla cute.
I capelli, come abbiamo visto anche sopra, si possono lavare anche tutti i giorni. Basta usare i prodotti adatti. Anzi, in alcuni casi è consigliato farlo per evitare la proliferazione batterica che può solo aggravare la condizione della cute.
Ma non solo, per questa problematica esistono sostanze funzionali sia di sintesi che di origine vegetale che hanno l’importante ruolo di normalizzare la flora cutanea che decompone il sebo trasformandolo in sostanze irritative per la cute.
Vediamo allora insieme alcuni degli ingredienti utilizzati a tale scopo.
Trattamento cosmetico della seborrea
Il trattamento cosmetico della seborrea è legato al tentativo di controllare o ridurre uno stato di modica seborrea lasciando la fase acuta alle cure dermatologiche e svolgendo in quest’ultimo caso un’azione coadiuvante.
Gli antiseborroici devono possedere le seguenti caratteristiche:
- Eliminare l’eccesso di sebo senza svolgere un’eccessiva azione detergente; vanno per cui esclusi gli shampoo con elevato potere detergente o con elevata capacità di allontanare il grasso.
- Eliminare il prurito
- Possedere proprietà batteriostatiche/cide e fungistatiche/cide
Sostanze antiseborroiche, vediamone alcune.
- Lo Zolfo , per anni lo Zolfo e i suoi derivati sono stati considerati il rimedio specifico per la seborrea, grazie alla sua azione fungicida,antiprurito e cheratolitica.
- Bisolfuro di Selenio , utilizzato nei casi di forfora grassa e di dermatite seborroica.
- Amminoacidi a base di Zolfo sono utilizzati nel trattamento della seborrea della forfora.
Tra gli estratti vegetali, in uso nei prodotti cosmetici al fine di controllare lo stato seborroico ricordiamo:
- La bardana (Actium lappa) dalla riconosciuta attività antibatterica che la rende efficace nel trattamento della seborrea.
- Betulla (Betulla alba) utilizzata come antiseborroico e disinfettante del cuoio capelluto grazie all’azione di tannini e saponine.
- Finocchio (Foeniculum vulgare) manifesta una leggera azione antisettica che si associa ad un’azione sgrassante, in associazione ad altri estratti è utile nel ridurre l’eccesso di sebo.
- Limone (Citrus limonum) L’olio essenziale di limone svolge un’azione battericida ed è utilizzato nelle preparazioni cosmetiche atte a ridurre stati di forfora e sebeorrea.
- Menta (Mentta piperita) L’olio essenziale è un potente battericida e presenta una spiccata attività calmante nei confronti del fastidioso prurito che spesso accompagna la seborrea.
- Rosmarino (Rosmarinus officinalis) Anche in questo caso l’olio essenziale manifesta un’azione grassante ed antisettica che lo rendono utile nei preparati tricologici.
Testo a cura di Francesca Esposito Amendola - Dottoressa Tricologa
Concludo ricordandoti che un cuoio capelluto sano è il primo passo per avere capelli sani e belli. Quindi più che concentrarti sulla messa in piega per aver capelli splendenti, comincia prima dalla cura del cuoio capelluto.
©Beautilicious Delights
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Rozalia & il Team Beautilicious Delights.